Il tirocinio all’estero è una delle esperienze più formative che uno studente possa mai fare, poiché non solo porta gli studi dalla teoria alla pratica, ma lo fa anche in modo più avanzato e complesso del classico tirocinio in loco.
Quando uno studente svolge il suo primo tirocinio all’estero, spesso si tratta anche della prima esperienza lontano dalla propria famiglia.
Potrebbe sembrare un dettaglio di poco conto, ma non lo è: affinché al tirocinante venga assicurata la miglior fruibilità possibile dell’esperienza, è necessario lavorare molto e bene sull’organizzazione.
Il nostro lavoro, d’altronde, consiste proprio in questo: aiutare docenti, scuole e atenei a organizzare il miglior tirocinio all’estero possibile.
Da che parte cominciare, quindi? Abbiamo un paio di idee.
L’alloggio
Non è il luogo in cui gli studenti trascorreranno la maggior parte del tempo, ma ha un ruolo molto importante che non può essere trascurato.
L’alloggio giusto non è solo una questione di comodità. Lo diciamo perché spesso ci sentiamo dire l’obiezione che basta una soluzione essenziale per i ragazzi, ma in realtà la buona riuscita dell’esperienza passa anche per il luogo in cui riposano, studiano e magari socializzano.
Per favorire il miglioramento delle competenze linguistiche, per esempio, cerchiamo sempre di collocare gli studenti di scuola superiore presso famiglie ospitanti nella città in cui svolgono il loro tirocinio. In questo modo, è anche più semplice assorbire la quotidianità tipica di un’altra cultura e rendere l’esperienza all’estero qualcosa in più di un mero stage di lavoro in un’altra lingua.
Quando ciò non è possibile, cerchiamo sempre di mettere gli studenti in contatto tra loro affinché possano scoprire nuovi stimoli e condividere esperienze e impressioni.
È uno dei motivi che ci ha portato a studiare una soluzione esclusiva a Londra, per esempio, con i nostri alloggi in città.
Il placement
Il job placement, ovvero la scelta dell’azienda presso cui lavorerà il giovane tirocinante, è altrettanto importante.
Lo scopo dell’intera esperienza, del resto, è quello di mettere in pratica ciò che è stato appreso in aula affinché la maturità sia non solo formale, ma anche effettiva e renda i giovani pronti ad entrare nel mondo del lavoro.
Il consiglio che diamo è quello di prendere attentamente in esame i profili delle aziende considerate e capire se possano realmente offrire un valore aggiunto alle competenze dei ragazzi e se questi saranno in grado realmente di metterle a frutto.
- Controlla il sito web e i canali social dell’azienda per vedere come si presenta e quali servizi offre;
- Instaurare un contatto con uno o più membri dell’amministrazione non solo per capire le loro disponibilità, ma anche per valutarne l’approccio: nessun organizzatore di tirocinio all’estero vorrebbe mai che i propri ragazzi si trovassero male;
- Capire se e in che modo il bagaglio di studi coincide con le competenze richieste per lo svolgimento di determinate mansioni;
- Verificare la complessità di tali mansioni.
Chi si rivolge a noi sa che ci occupiamo interamente di questa fase in maniera del tutto autonoma. Meno preoccupazioni e più tempo!
Workshop e attività didattiche
Il tirocinio non è solo lavoro, ma è anche un’occasione per ampliare i propri orizzonti professionali e la propria visione del mondo del lavoro.
A tal fine, è importante organizzare lezioni un po’ diverse dal solito e incontri formativi presso aziende locali, così da stimolare la curiosità dei ragazzi e scoprire metodi di lavoro del tutto nuovi, probabilmente diversi da quelli che si è sperimentato in Italia.
Anche noi organizziamo workshop e visite guidate presso imprese locali per tutti i gruppi di studenti che svolgono un tirocinio all’estero in una delle nostre destinazioni e sempre con ottimi risultati.
Vuoi organizzare un tirocinio all’estero per il tuo gruppo di studenti? Contattaci e ti aiuteremo noi.