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PCTO: Cosa cambia con il COVID

Ragazzi al computer

PCTO: Cosa cambia con il COVID

L’Alternanza scuola-lavoro, rinominata P.C.T.O. a seguito dell’Art.57, comma 18 della Legge di BILANCIO 2019,  è una modalità didattica innovativa, che, attraverso l’esperienza pratica, aiuta a consolidare le conoscenze acquisite a scuola e testare sul campo le attitudini degli studenti,  volta ad arricchirne la formazione e a orientarne il percorso di studio e in futuro di lavoro, grazie a progetti in linea con il loro piano di studi.

I Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento coinvolgono tutti gli studenti: quelli di istituti tecnici e professionali, ma anche dei licei. Per tutti questi studenti è obbligatorio accumulare 200 ore di PCTO  durante il triennio finale (dal terzo al quinto anno di scuola superiore). Percorsi che si possono anche svolgere interamente o in parte all’estero.

Ormai l’alternanza scuola lavoro era entrata a pieno regime, introducendo anche importanti novità, rappresentate dalla Carta dei diritti e dei doveri degli studenti in alternanza scuola lavoro e dalla Piattaforma di gestione dell’alternanza scuola lavoro (così da dare a studenti, scuole e strutture ospitanti uno strumento per facilitare la gestione dell’Alternanza).

Cosa cambia con l’emergenza Covid

A rovinare i piani si è intromessa l’emergenza Covid-19, che ha creato molti disguidi al mondo della scuola. Lezioni a distanza e connessioni fin troppo spesso ballerine, si sono aggiunti ad un sistema già in equilibrio precario. In questo anno scolastico, a causa del lockdown, non è stato spesso possibile svolgere le attività dedicate alla PCTO, sono mancati sia l’orientamento,  che anche gli stage formativi.

Ci si è chiesti  quindi come poter risolvere tale problema, così da poter svolgere tali attività in piena emergenza sanitaria.

L’organizzazione è fondamentale, ma non meno essenziale è la sicurezza degli studenti e dei luoghi di lavoro. Per tale ragione ci si è fermati a lungo a riflettere su come ridisegnare la PCTO 2020/2021.

Le statistiche sono chiare: A causa del Covid almeno il 70% degli studenti non ha concluso il proprio percorso formativo, oppure, non l’ha neanche iniziato. Quindi cosa succede? Alcuni istituti stanno procedendo al recupero in presenza o in smart working, mentre altri non hanno potuto fare nulla per questioni di sicurezza legate alle aziende.

Perdere tale opportunità è un disagio multiplo: per la persona e per la scuola.

In questo scenario in continua evoluzione, le regole generali relative alla PCTO durante la pandemia sono state descritte dal nuovo Piano scuola che detta le misure necessarie per tornare tra i banchi in piena sicurezza.

Il primo ostacolo sull’operatività della PCTO è stato posto a marzo 2020 quando è stato ordinato il lockdown totale. Nel testo del primo DPCM è stato designato il blocco di tutte le attività scolastiche in presenza e delle attività correlate.

Quindi è stato necessario stilare il nuovo Piano Scuola 2020/2021.

Qui si trovano tutte le direttive che riguardano questo mondo. Prima di tutto è bene ricordare che le attività fuori dalle aule sono bloccate. Quindi viaggi di istruzioni e uscite didattiche, fino a nuove disposizioni sono state eliminate. Pertanto gli studenti non potranno entrare a scuola e poi uscire, oppure svolgere attività all’esterno.

Però nonostante ciò faccia supporre che le attività PCTO  siano ancora bloccate, non è del tutto vero.

Il Piano scuola ha demandato ogni decisione agli istituti scolastici che devono regolare questo progetto. Infatti si è disposta una regolamentazione dei modi in cui svolgere gli stage formativi, le tutele per gli studenti e le aziende, infine, anche le norme sulla sicurezza da rispettare.

Il ruolo delle aziende

Un ruolo di estrema importanza, per quest’anno, deve essere assunto dalle aziende. Per tale motivo è importante studiare con i partner convenzionati la pratica corretta per poter continuare o iniziare lo svolgimento.

I partner potranno scegliere di far svolgere l’attività in smart working, così come richiedere la presenza in azienda per lo svolgimento di particolari mansioni. Il tutto dipende dalla natura dell’attività. Ad esempio lavorando in amministrazione è possibile procedere da remoto, ma se si tratta di un’attività di ristorazione è necessaria la presenza dello studente sul luogo.

Anche il numero delle ore sarà variato. Per quest’anno, alcuni istituti in accordo con alcune regioni, hanno stabilito la riduzione del tempo dedicato alla PCTO. Si conta una rinuncia del 30% del totale stabilito dalla legge. Ciò andrà ad influire sull’attività in presenza, quindi, lo studente sarà costretto a far fruttare al meglio le ore a sua disposizione.

Poi si è pensato anche ad un altro modo per contrastare questo stop necessario delle attività. Molte piattaforme, riconosciute dal Ministero dell’Istruzione, hanno proposto percorsi base di Alternanza online, concepiti per offrire agli studenti una istantanea dell’attuale mercato del lavoro e delle sue principali dinamiche, nonché una metodologia di auto-orientamento grazie alla quale collocarsi al meglio in futura ottica professionale.

Si tratta di percorsi che si articolano in più moduli di insegnamento, in modalità e-learning, sfruttando materiali multimediali, documenti di approfondimento, video-lezioni e verifiche da svolgere da scuola (in gruppo) o da casa (individualmente) in un arco di tempo prestabilito.

Infine, tanti accorgimenti sono già stati presi, occorre ora vedere quanto tempo l’emergenza sanitaria durerà per farsi un’idea dei prossimi passi che verranno intrapresi.

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